Trasformarsi al tocco di una farfalla
Il Massaggio Metamorfico fu la scoperta di Robert Saint-John,
un naturopata e riflessologo londinese, che negli anni '50
aveva intuito che sul piede fossero presenti anche
le memorie del periodo prenatale dell'individuo.
Pensava che i disturbi di cui una persona soffriva, fossero
connessi con blocchi energetici annidati lungo i riflessi
spinali della colonna vertebrale, sede del sistema nervoso.
Inoltre, lavorando esclusivamente sulla cresta ossea mediana
del piede, si accorse che, sfiorando la parte alta sull'alluce,
le persone esprimevano problematiche relative alla relazione
con il padre e con ciò che egli definì successivamente
Principio Paterno, mentre, se si spostava verso il tallone,
le problematiche espresse riguardavano di più la relazione
con la madre e con il Principio Materno.
Il Principio Paterno è perciò non solo la relazione con il padre, prima autorità che conosciamo venendo al mondo, ma anche
la capacità individuale di vivere la propria autorità ed
affermare il proprio diritto ad esistere ed essere se stessi.
Il Principio Materno è la relazione con la madre, ma anche l'attitudine ad accogliere, a prendersi cura di sè e
degli altri ed esprimere la propria capacità creativa.
Tra il Punto Paterno e il Punto Materno, cioè tra Concepimento
e Nascita, si estende tutta la gestazione, momento in cui si strutturano le predisposizioni individuali
a futuri problemi fisici.
Le intuizioni e il lavoro iniziato da Robert Saint-John vennero
affiancati e divulgati negli anni '70 da
Gaston Saint-Pierre, anch'egli riflessologo, che lavorò
per molti anni in ospedali psichiatrici, dove si accorse che
la Terapia Prenatale (come Robert all'inizio la chiamò)
avviava nel soggetto dei miglioramenti imprevedibili,
volti a un suo maggior benessere.
Cambiò così il nome in Tecnica Metamorfica.
Famoso il suo libro "Il massaggio che trasforma", uscito nel 1987.
E' stato anche il mio insegnante durante l'ultimo corso che fece in Italia nel 2010, anno prima della sua morte.